FACCIAMO LE PULCI AI POLITICI ITALIANI ....numero uno
by Laura Picchetti on Saturday, 15 September 2012 at 17:48 ·
Matteo
Renzi è figlio di Tiziano Renzi, ex parlamentare della DC e gransignore
della Margherita e della Massoneria in Toscana. Il feudoincontrastato
della famiglia Renzi è il Valdarno, dal quale si stannoallargando a
macchia d'olio. Il padre di Matteo controlla dalla metà deglianni '90 la
distribuzione di giornali e di pubblicità in Toscana. Questo,
unito agli affari con la Baldassini-Tognozzi, la società un po' edile e unpo' finanziaria che controlla tutti gli appalti della Regione, spiegal'ascesa di Matteo Renzi.Le prime 10 cose che non vanno di Matteo Renzi:
1) Da presidente della Provincia, tra il 2004 e il 2009, ha acquisito ilcontrollo di tutta la stampa locale, radio e tv, in Toscana. L'ultimogiornale che un po' gli era ostile era "La Nazione". Per questo, inoccasione dei 150 anni di questo giornale, ha fatto ospitare dai localidella Provincia, in via Martelli, una mostra che, naturalmente, è statapagata coi soldi di noi contribuenti. In questo modo, La Nazione èdivenuta renziana.
2) Renzi per controllare ancora meglio l'informazione locale, ha trovatoun secondo lavoro a moltissimi giornalisti: gli uffici stampa degli eventiorganizzati dalla Provincia, come il Genio fiorentino, il suo stessoportavoce, tutta una serie di riviste inutili e costossime per lacollettività (Chianti News, InToscana, ecc.) servono a lui e a Martini, ilpresidente della Regione, a tenersi buoni i cronisti locali. Inoltre,trasmissioni come "12 minuti col Presidente", che va in onda su RTV 38 eRete 37, gli sono servite a dare delle tangenti legalizzate alle redazionidi queste emittenti che ormai, in lui, riconoscono il vero datore dilavoro.
3) Tra le cose di cui più si vanta Renzi, vi è il recupero di Sant'Orsola.Il grande complesso situato in San Lorenzo, chiuso e abbandonato da moltidecenni, sarebbe stato recuperato dalla Provincia -così dice Renzi- conuninvestimento iniziale di 20 milioni di euro. E questo non è vero. Infatti,a bilancio, a fine anno, la Provincia per Sant'Orsola ha stanziato lamiseria di un milione di euro. E' un esempio del suo continuo modo dimentire.
4) Renzi in questi 5 anni ha utilizzato la Provincia allo scopo dipromuovere la propria immagine personale coi soldi nostri. A questoservono manifestazioni inutili e costose come "Il Genio fiorentino e"Riciclabilandia". Attraverso l'utilizzo delle consulenze, degli ufficistampa, della commissione di sondaggi, pubblicazioni e pubblicità hacreato una vasta rete clientelare di giornalsti che non ne contraddiconomai le posizioni.
5) L'inchiesta di Castello: Matteo Renzi, come presidente della Provincia,è molto più coinvolto del sindaco Domenici. Infatti, le opere oggettodell'inchiesta sono quasi tutte commissionate dalla Provincia: tre scuole,una caserma nonché naturalmente il nuovo (e che bisogno c'è?) palazzodella Provincia. Eppure sui giornali ci è finito Domenici.
6) Il braccio destro di Ligresti, patron della Fondiaria, Rapisarda, lo sivede bene nelle intercettazioni telefoniche, pretende che per lecommissioni di Castello la Provincia faccia una gara d'appalto. "sennò ciaccusano di fare noi il prezzo", spiega Rapisarda al telefonoall'assessore Biagi.Pochi giorni dopo quella telefonata, compare questo titolo su Repubblica:"Renzi contro la Fondiaria: per Castello si farà la gara d'appalto".Ovvero: Renzi è colui che meglio esegue le volontà della Fondiaria e poiappare addirittura come quello contro i poteri forti!
7) Nel 2004 come prima cosa taglia i fondi della Provincia per la raccoltadifferenziata. Risultato, i Verdi si arrabbiano (giustamente) e lui liespelle dalla Giunta.
8) DAl 2004 Renzi ha creato un'infinità di società alle quali la Provinciacommissiona eventi culturali, indagini di mercato e così via. Il caso piùclamoroso è quello di "Noilink" che, durante le primarie del PD, diventail suo vero e proprio comitato elettorale!
9) Tutti i giornaletti del cappero che arrivano nelle case dei fiorentinima partire da "Prima, Firenze!" sono stampati coi soldi della Provincia
10) Nessun giornalista osa fare una domanda su quanto abbiamo riportatonei primi nove punti a Matteo Renzi.
unito agli affari con la Baldassini-Tognozzi, la società un po' edile e unpo' finanziaria che controlla tutti gli appalti della Regione, spiegal'ascesa di Matteo Renzi.Le prime 10 cose che non vanno di Matteo Renzi:
1) Da presidente della Provincia, tra il 2004 e il 2009, ha acquisito ilcontrollo di tutta la stampa locale, radio e tv, in Toscana. L'ultimogiornale che un po' gli era ostile era "La Nazione". Per questo, inoccasione dei 150 anni di questo giornale, ha fatto ospitare dai localidella Provincia, in via Martelli, una mostra che, naturalmente, è statapagata coi soldi di noi contribuenti. In questo modo, La Nazione èdivenuta renziana.
2) Renzi per controllare ancora meglio l'informazione locale, ha trovatoun secondo lavoro a moltissimi giornalisti: gli uffici stampa degli eventiorganizzati dalla Provincia, come il Genio fiorentino, il suo stessoportavoce, tutta una serie di riviste inutili e costossime per lacollettività (Chianti News, InToscana, ecc.) servono a lui e a Martini, ilpresidente della Regione, a tenersi buoni i cronisti locali. Inoltre,trasmissioni come "12 minuti col Presidente", che va in onda su RTV 38 eRete 37, gli sono servite a dare delle tangenti legalizzate alle redazionidi queste emittenti che ormai, in lui, riconoscono il vero datore dilavoro.
3) Tra le cose di cui più si vanta Renzi, vi è il recupero di Sant'Orsola.Il grande complesso situato in San Lorenzo, chiuso e abbandonato da moltidecenni, sarebbe stato recuperato dalla Provincia -così dice Renzi- conuninvestimento iniziale di 20 milioni di euro. E questo non è vero. Infatti,a bilancio, a fine anno, la Provincia per Sant'Orsola ha stanziato lamiseria di un milione di euro. E' un esempio del suo continuo modo dimentire.
4) Renzi in questi 5 anni ha utilizzato la Provincia allo scopo dipromuovere la propria immagine personale coi soldi nostri. A questoservono manifestazioni inutili e costose come "Il Genio fiorentino e"Riciclabilandia". Attraverso l'utilizzo delle consulenze, degli ufficistampa, della commissione di sondaggi, pubblicazioni e pubblicità hacreato una vasta rete clientelare di giornalsti che non ne contraddiconomai le posizioni.
5) L'inchiesta di Castello: Matteo Renzi, come presidente della Provincia,è molto più coinvolto del sindaco Domenici. Infatti, le opere oggettodell'inchiesta sono quasi tutte commissionate dalla Provincia: tre scuole,una caserma nonché naturalmente il nuovo (e che bisogno c'è?) palazzodella Provincia. Eppure sui giornali ci è finito Domenici.
6) Il braccio destro di Ligresti, patron della Fondiaria, Rapisarda, lo sivede bene nelle intercettazioni telefoniche, pretende che per lecommissioni di Castello la Provincia faccia una gara d'appalto. "sennò ciaccusano di fare noi il prezzo", spiega Rapisarda al telefonoall'assessore Biagi.Pochi giorni dopo quella telefonata, compare questo titolo su Repubblica:"Renzi contro la Fondiaria: per Castello si farà la gara d'appalto".Ovvero: Renzi è colui che meglio esegue le volontà della Fondiaria e poiappare addirittura come quello contro i poteri forti!
7) Nel 2004 come prima cosa taglia i fondi della Provincia per la raccoltadifferenziata. Risultato, i Verdi si arrabbiano (giustamente) e lui liespelle dalla Giunta.
8) DAl 2004 Renzi ha creato un'infinità di società alle quali la Provinciacommissiona eventi culturali, indagini di mercato e così via. Il caso piùclamoroso è quello di "Noilink" che, durante le primarie del PD, diventail suo vero e proprio comitato elettorale!
9) Tutti i giornaletti del cappero che arrivano nelle case dei fiorentinima partire da "Prima, Firenze!" sono stampati coi soldi della Provincia
10) Nessun giornalista osa fare una domanda su quanto abbiamo riportatonei primi nove punti a Matteo Renzi.
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