COS’E’ IL TRATTATO EUROPEO MES:
L’ULTIMO TASSELLO
DI UN MACRO STATO ASSOLUTISTICO
GOVERNATO DA UN’ARISTOCRAZIA FINANZIARIA
Paola Ghini e Valentina Serru
- “Con il presente trattato le parti contraenti istituiscono tra loro un’istituzione finanziaria internazionale denominata il "meccanismo europeo di stabilità" ("MES").”
Così inizia il Trattato europeo MES
(Meccanismo di Stabilità Europea) firmato da Mario Monti a Bruxelles il 2
febbraio 2012: con l’istituzione di un mostro giuridico, ovvero un
istituto finanziario intergovernativo con funzione pubblica di governo
economico sull’euro-zona, ma personalità di diritto privato con scopo di lucro.
Oggi il MES è giunto in parlamento come Progetto di Legge n. 2914. E’ nostro
parere che sia necessario non ratificarlo. Dimostreremo infatti
che il MES, insieme all’altro trattato suo gemello, il Fiscal Compact,
costituiscono l’ultima tappa per la deposizione degli stati di euro-zona e loro
sostituzione con un macro-stato retto con poteri assoluti dalle èlite
finanziarie, tramite la Commissione Europea.
La Commissione Europea, unico
organo propositivo e deliberante sui testi dei trattati, si è insinuata nelle
pieghe del deficit democratico dell’organizzazione dell’UE per assegnare a se
stessa il governo economico e monetario dell’euro-zona, per cui i poteri
legislativo ed esecutivo si sommano nello stesso organo non elettivo. Siamo in
flagrante contrasto con il principio democratico della separazione dei poteri.
La Commissione ha scelto la via dei trattati per escludere il Parlamento
europeo (unico organo elettivo europeo) dalle trattative
politiche. Dimostreremo che tutta l’operazione “governance di euro-zona”
realizza gli interessi dell’élite finanziaria e meriterebbe un’indagine come
azione di usurpazione di potere politico. Ad oggi si ha notizia di 120 denunce
consegnate in altrettante procure italiane.
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