Tra e iI dire e il
fare,ma forse piu’ dire che fare anche all’estero si rivota con la vecchia
legge elettorale,e intanto i partiti vecchi
e nuovi di noi quasi si scordano o neanche ci conoscono.
Infatti nei loro programmi delle comunita’ italiane all’estero
poco si dice di noi e parlano solo di spread,di ritrovata credibilita’ all’estero,
e debito pubblico che deve essere
risanato,per il momento solo sulla testa dei piu’ deboli,
Soprattutto,non ci
sono ne' programmi ne' proposte su che
cosa si potrebbe fare questa volta ,seriamente,anche
per loro ,dal momento che sono richiamati a votare ed eleggere 18 parlamentari dalle diverse
circoscrizioni estere,nelle quali indifferentemente la crisi globale sta’
colpendo smisuratamente le fasce piu' indifese,giovani,anziani,pensionati,impiegati,operai.
Nella passata legislatura
qualche nostro rappresentante ha
dimostrato piu’attenzione di altri alle
questioni della moderna emigrazione italiana,rispondendo anche a qualche email…la
maggior parte di loro pero’ ,ha preferito indirizzare la sua politica prevalentemente nella logica degli interessi ... di partito.Qualcuno
addirittura ,seguendo l’esempio di altri colleghi parlamentari… ha cambiato anche
bandiera …per interessi personali.
Comunque ,non essendoci altra maniera di azione dentro un sistema di casta predefinito,dobbiamo
continuare a far valere le nostre ragioni e dimostrare che, anche in questa
crisi planetaria, le nostre comunita’
all’estero potrebbero contribuire al salvataggio dell’Italia, se fossero
riconsiderate e apprezzate per la molteplicita’ delle loro potenzialita’ che
non sono mai state neanche catalogate ne’
valorizzate seriamente dalle nostre
Istituzioni sia in Patria che fuori della Patria.
Non bastano gli slogan che ogni tanto vengono lanciati e che
parlano di un Sistema Italia fittizio e che invece anche grazie alle moderne tecnologie
potrebbe veramente essere rivitalizzato.
Tutti sono convinti ormai che la crisi non e’ solo
economica,ma anche e soprattutto culturale e sociale,e gli italiani non fanno
altro che sentire un declino che porta ad un annullamento di diritti acquisiti con grandi sofferenze e sacrifici dalle
passate generazioni.
Il nostro Paese ha dimostrato di restare indietro nell’inventiva,nella
scienza,e nell’innovazione,non riuscendo a capire i cambiamenti della societa’
e i bisogni delle nuove generazioni.
La classe politica ha dimostrato scarso coraggio nel
prendere decisioni che avrebbero invece garantito stabilita’ sociale attraverso
un cambiamento di sistemi produttivi che non si basassero solo su surplus di prodotti
che anche a livello globale ormai non hanno piu’ ragione di esistere e... in
queste enormi quantita’.
Per curare questi mali ,e con le esperienze invece dei Milioni
di italiani all’estero si deve cercare di fare sistema con un Italia migliore e
da riscoprire,e ricreare le basi di una struttura di collegamento tra le nostre
istituzioni all’estero prima che vengano soppresse del tutto,e solo in questa
maniera ritroveremmo il vero valore
storico e sociale della nostra grande emigrazione nel mondo.
Angelo Saracini
SEL Grecia
atene 2 gennaio 2013
www.letteradaatene.blogspot.com
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