martedì 26 giugno 2012

IMPRENDITORI ITALIANI ALL'ESTERO...di serie B e il caso diplomatico della Dalmatinka dei F.lli Ladini in Croazia...


...che  ha messo senz'altro in evidenza le grandi lacune del Sistema-Italia, che si è rivelato incapace di gestire e di reagire ad un caso di abusi da parte delle autorità del Governo che ospita gli investimenti italiani. Nel caso particolare della Croazia, nonostante l'esistenza di una convenzione bilaterale per la tutela e la protezione degli investimenti, un'impresa italiana è stata ingiustamente multata ed espropriata dallo Stato croato, nonchè portata al fallimento, senza alcun intervento da parte delle autorità italiane...
(Michele Altamura)

 http://osservatorioitaliano.org/read.php?id=101873
 

martedì 12 giugno 2012

[GrilliromaniIT] Il mio voto va rispettato, fuori l'Acqua dal Comune di Roma.



In questi giorni è in atto una gravissima forzatura democratica nel Consiglio Comunale di Roma, finalizzata a vendere Acea nonostante tutto e tutti. 
E' qualcosa che ci riguarda tutt* perchè in gioco c'è la democrazia stessa, quindi facciamo girare il più possibile il comunicato e i video, e facciamo in modo di essere in tanti domani alle 10:00 a far sentire la nostra voce in Campidoglio.
 
A domani,
Federica

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Il Consiglio Comunale a porte chiuse: ennesimo scempio alla democrazia

Ieri in Campidoglio abbiamo assistito alla totale sospensione di tutte le più elementari regole democratiche che dovrebbero essere garantite nella gestione della cosa pubblica. Sono almeno quattro gli scempi di democrazia di cui siamo stati testimoni.

Il primo scempio è quello a cui assistiamo ormai da settimane: l'ostinata volontà del Sindaco Alemanno e della sua maggioranza a voler vendere il 21% di Acea in barba al milione e duecentomila romani e ai ventisette milioni di italiani che un anno fa, grazie al referendum, hanno scelto una gestione pubblica e partecipata del servizio idrico.

Il secondo scempio è stata la costante e scandalosa forzatura dei regolamenti dell'organo di cui i consiglieri capitolini fanno parte. Si tenta con ogni stratagemma di aggirare e ingannare le regole del Consiglio Comunale, prima cercando di impedire la partecipazione del pubblico, poi rimandando la discussione degli ordini del giorno presentati dalla minoranza a quando la vendita di Acea sarà già stata discussa, infine approfittando della confusione (e qui si giunge al punto più basso della storia del Consiglio Comunale romano) per far passare la proposta della maggioranza con una votazione avvenuta in piena rissa e che presenta forti dubbi di legittimità.

Il terzo scempio è l'aggressione fisica del pubblico che aveva pacificamente e giustamente occupato l'aula per denunciare la totale follia di quanto stava avvenendo. Travolti da italico ardore e nostalgie giovanili i consiglieri di maggioranza si sono scagliati contro i colleghi dell'opposizione e contro gli attivisti del Coordinamento Romano Acqua Pubblica.

Il quarto scempio è di oggi ed è la scandalosa decisione di far svolgere il Consiglio comunale di domani a porte chiuse: un affronto alla partecipazione dei cittadini all'amministrazione, un modo per scaricare sui cittadini presenti in aula il pietoso spettacolo offerto dai consiglieri di maggioranza fatto di risse, sgambetti e palesi irregolarità.

Noi non assisteremo alla palese e duratura mortificazione della democrazia. Non accettiamo la logica violenta ed arrogante di certi consiglieri. Non rinunceremo alla presenza in Consiglio che è nostro diritto e dovere civico. Noi torneremo in Campidoglio, pacifici ma determinati per dire che l'acqua non si vende e che Acea deve tornare pubblica.

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domenica 3 giugno 2012

L’ULTIMO TASSELLO DI UN MACRO STATO ASSOLUTISTICO GOVERNATO DA UN’ARISTOCRAZIA FINANZIARIA

 

 COS’E’ IL TRATTATO EUROPEO MES:

L’ULTIMO TASSELLO
DI UN MACRO STATO ASSOLUTISTICO
GOVERNATO DA UN’ARISTOCRAZIA FINANZIARIA 

Paola Ghini e Valentina Serru


  1. Con il presente trattato le parti contraenti istituiscono tra loro un’istituzione finanziaria internazionale denominata il "meccanismo europeo di stabilità" ("MES").”

Così inizia il Trattato europeo MES (Meccanismo di Stabilità Europea) firmato da Mario Monti a Bruxelles il 2 febbraio 2012:  con l’istituzione di un mostro giuridico, ovvero un istituto finanziario intergovernativo con funzione pubblica di governo economico sull’euro-zona, ma personalità di diritto privato con scopo di lucro. Oggi il MES è giunto in parlamento come Progetto di Legge n. 2914. E’ nostro parere che sia  necessario non ratificarlo. Dimostreremo infatti che il MES, insieme all’altro trattato suo gemello, il Fiscal Compact, costituiscono l’ultima tappa per la deposizione degli stati di euro-zona e loro sostituzione con un macro-stato retto con poteri assoluti dalle èlite finanziarie, tramite la Commissione Europea.
La Commissione Europea, unico organo propositivo e deliberante sui testi dei trattati, si è insinuata nelle pieghe del deficit democratico dell’organizzazione dell’UE per assegnare a se stessa il governo economico e monetario dell’euro-zona, per cui i poteri legislativo ed esecutivo si sommano nello stesso organo non elettivo. Siamo in flagrante contrasto con il principio democratico della separazione dei poteri. La Commissione ha scelto la via dei trattati per escludere il Parlamento europeo (unico organo elettivo europeo) dalle trattative politiche. Dimostreremo che tutta l’operazione “governance di euro-zona” realizza gli interessi dell’élite finanziaria e meriterebbe un’indagine come azione di usurpazione di potere politico. Ad oggi si ha notizia di 120 denunce consegnate in altrettante procure italiane.
 https://sites.google.com/site/europaperibenicomuni/hot-news-1/trattatomeseconseguenzesueurobondeprojectbond/trattato-mes-eurobond-e-project-bond