giovedì 28 febbraio 2013

Caro Pierluigi...




...scrivo a te perché tu porti avanti con forza il mandato che ti sarà dato, sono tra quei milioni di elettori che ancora una volta ha deciso di fidarsi del PD e delle sue proposte, che ha sperato che le cose in questo paese possano cambiare e che sottoscrive quanto affermato da Matteo Renzi: Hai il dovere di governare! .

Sono tra quei milioni di cittadini che credono che non tutto sia finito, credono nei valori di una “italianità” gentile, colta, educata e civile, in un Paese solidale, più pulito e giusto, capace di tutelare i cittadini, il loro lavoro, l’ambiente in cui vivono. Io vorrei un’Italia in cui le persone tornino a essere cittadini e smettano di essere sudditi, un’Italia che rispetti i nostri sogni e li sostenga. Vi ho votati con queste speranze nel cuore.

Il M5S ha ottenuto una vittoria alla quale in pochi credevano. Ma un sistema elettorale malato ha prodotto un risultato che non garantisce  governabilità. Il mandato del Presidente della Repubblica Napolitano è in scadenza, le Camere non possono essere sciolte, non da lui: non si può tornare subito alle urne. Questo Parlamento avrà forse vita breve, ma non brevissima.
Ti scrivo, e spero saranno in tanti a sottoscrivere questo mio appello, perché, in definitiva, il risultato delle urne è, nel bene e nel male, di portata storica. Da ciò che gli eletti decideranno dipenderà un pezzetto di storia della Repubblica che può aprirci al futuro o consegnarci per sempre al passato.

 Dobbiamo scongiurare qualsiasi ipotesi di alleanza PD-PdL, e non permettere alla minoranza di Monti di condizionare gli equilibri parlamentari. Possiamo e dobbiamo respingere il ritorno di Berlusconi, 
 sarebbe il definitivo abbraccio mortale, perché se si andasse di nuovo a votare dopo un governicchio PD-PDL, sappiamo che chi non ne uscirà vivo è il PD, già in queste elezioni, milioni di voti, storicamente della sinistra, sono andati al M5S, nella malaugurata ipotesi di un accordo tra te e il cavaliere, la sinistra rischia molto seriamente di ridursi allo 0,…. 
 
Si possono fare poche cose, prima di tornare alle urne, in poco tempo:


1. Una nuova legge elettorale; 
2. Una legge contro la precarietà e l’istituzione del reddito di cittadinanza o di un sussidio di disoccupazione che dia qualche possibilità di continuare a sopravvivere, magari erogato per il tempo necessario alla riconversione, aggiornamento, formazione dei lavoratori in situazione di disoccupazione; 
3. La riforma del Parlamento, l’eliminazione dei loro privilegi, l’ineleggibilità dei condannati anche solo in I grado; 
4. La cancellazione dei rimborsi elettorali; 
5. L’abolizione della legge Gasparri e una norma sul conflitto d’interessi; 
6. Una legge anticorruzione che colpisca anche il voto di scambio; e l’istituzione di uno strumento di controllo sulla ricchezza dei rappresentanti del popolo (il “politometro”); 
7. Il ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola,comprendendo anche le Scuole italiane all’estero,che proprio in questi giorni stanno in stato di agitazione cominciando da quella di Istanbul.

8. L’istituzione del referendum propositivo senza quorum; 
9. L’accesso gratuito alla Rete; 
10. La non pignorabilità della prima casa.


Trasformatele in realtà e tra pochi mesi l’Italia sarà già un Paese pronto per ripartire. Sono impegni, caro Pierluigi, che possono raccogliere il consenso di molte persone che come me hanno a cuore il futuro, i più deboli, il Paese. E non tutte hanno votato M5S.

Al PD sarà quasi certamente dato mandato di provare a formare un nuovo Governo. Non ci sono molte possibilità: se i senatori del M5S si astengono o votano contro, sarà paralisi, o peggio, vedremo un qualche Monti bis. I senatori del Movimento potrebbero anche uscire dall’aula, al momento delle votazioni, e così consentire forse la nascita di un Governo di minoranza: ma questa sarebbe vecchia politica, un patto di governo silenzioso che non renderebbe giustizia al risultato delle urne, che chiede soprattutto rinnovamentoe la possibilità di poter riprendere a sperare partendo da basi solide, non da un ottimismo di maniera sterile e pericoloso.

Allora discutiamo con il movimento 5 stelle!


Queste elezioni sono costate quasi 400 milioni di euro. Non è difficile capire ciò che gli elettori chiedono. A voi, che siete i nostri dipendenti, è stato dato un mandato. Raccogliete questa sfida e cominciamo subito a cambiare l’Italia, per il bene di tutti.

Caro Pierluigi, non sprecare il mio voto. L’ho dato con la testa e con il cuore.

Buon lavoro!

Pochi ma boni sono stati i miei elettori che con le loro preferenze mi hanno fatto conquistare l'ultimo posto,mentre nel 2008 sono risultato il primo...allora significa che le cose stanno cambiando per il meglio...almeno spero.. .

COMUNICATO STAMPA

Atene 28 febbraio.Pochi ma boni sono stati i miei elettori che con le loro preferenze mi hanno fatto conquistare l'ultimo posto,mentre nel 2008 sono risultato il primo...allora significa che le cose stanno cambiando per il meglio...almeno spero ...perche' continuo ad essere convinto ed a sostenere un cambiamento in atto che si aspettava arrivasse da una sinistra che non solo non e' stata all'altezza,ma ha dimostrato ancora una volta,che il suo comportamento di gelosia  e di invidia verso Berlusconi,per non parlare di arroganza,durato un ventennio,non ha fatto altro che berlusconarizzare  ancora di piu'in tutte le sue forme di espressione politiche, culturali e molto spesso economiche.
Per noi all'estero poi e' stata una sorpresa come ai meccanismi tradizionali di coercizione al voto del PD e del PDL,attraverso le loro parocchiette, si e'aggiunto il partito ammiraglia del Prof.Monti che ha ottenuto un successone,allineandosi cosi perfettamente ai desiderata delle caste europee, con a capo la Merkel, che stanno distruggendo la Grecia ed ora applicano lo stesso metodo alla nostra povera Italia.


mercoledì 27 febbraio 2013

Speriamo perciò che questa volta accada il miracolo del rispetto della legge, con i cittadini del M5S eletti al Senato che mettono i loro colleghi del centro-sinistra con le spalle al muro.



All’opposto di quel che pensano i teorici dell’inciucio, l’abc della governabilità consiste nel dare a Berlusconi un definitivo ostracismo. Come? Semplicemente applicando la legge del 1957 che dichiara ineleggibile chiunque goda di una concessione statale. Al Pd scegliere se stare con la legalità (e con M5S) o con l’illegalità del Cavaliere.

di Paolo Flores d’Arcais


 http://temi.repubblica.it/micromega-online/berlusconi-va-cacciato-dal-parlamento/

Poco prima del voto,collaborazione candidati M5S e SEL

I candidati di M5S e Sel firmano l’Appello per economia e società verdi



http://www.fondazioneuniverde.it/iniziative/i-candidati-di-m5s-e-sel-firmano-l%E2%80%99appello/

martedì 26 febbraio 2013

“Fusse che fusse la vorta bbbona”

La Germania trema e attacca l'Italia. 'Tutta l'Europa ha paura di noi'

SPIEGEL ONLINE 
An angry comedian and "Bunga Bunga" Berlusconi won enough votes to block the formation of an urgently needed reform-minded government in Rome. They attracted millions of disenchanted people who feel they've lost out from the euro. Italy has descended into chaos and the whole of Europe will feel it. 
http://www.spiegel.de/international/europe/analysis-of-italian-election-outcome-a-885740.html

Ritornera' qualche italiano...in Italia?

lunedì 25 febbraio 2013

La sinistra torna il Parlamento ed ora tocca a noi!

COMUNICATO STAMPA

Atene 26 febbraio.Gli italiani hanno mandato un segnale inequivocabile all'Europa che se non si cambia rotta in Italia e nel vecchio continente, non si andra' piu' da nessuna parte,nel vero senso della parola.
Queste elezioni hanno dimostrato che la nostra  societa' e' piu' matura della classe politica che ci ha governato negli ultimi anni e ci ha portato in un baratro sociale senza precedenti che sta' ditruggendo intere nazioni europee.
Spetta adesso alla sinistra di Vendola che e' rientrata in Parlamento,grazie alle sue proposte di cambiamento,e in collaborazione con il movimento a 5 stelle,a dare voce a  nuove politiche sociali e culturali che possano ridare fiducia alla gente e che riporti in Italia e nell'Europa intera, una fiducia verso il futuro che ormai da troppo tempo sembra una chimera.
E' inoltre di primaria importanza che l'Italia in Europa riprenda un nuovo e responsabile ruolo politico che da molto tempo ha perso,ripartendo dal Mediterraneo con una collaborazione stretta con le nazioni del sud Europa come la Grecia,la Spagna e il Portogallo.

Angelo Saracini
candidato SEL Europa
www.angelosaracini.blogspot.com

venerdì 22 febbraio 2013

...verso una nuova politica?

L’appello al voto di Manzione(SEL) prima che piombi il silenzio elettorale,candidato al Parlamento per SEL in Campania 2.

Manzione: “a chi è convinto del nostro programma, della nostra idea per una Italia nuova di fare un ultimo sforzo, di compiere con noi quello sprint finale di cui abbiamo bisogno”. 
 Carlo Manzionehttp://www.massimo.delmese.net/54565/manzione-spiega-le-ragioni-per-votare-sel/

L'impegno di Nichi per la scuola pubblica in italia e all'estero.

 
Carissimi docenti,
Ho letto con attenzione la lettera di alcuni vostri colleghi del gruppo "Insegnare all'estero".
In questi anni la scuola pubblica è stata ridotta all'osso e duramente colpita dai tagli del
governi Berlusconi e Monti.
 Neppure le istituzioni scolastiche italiane all'estero
, fondamentale
veicolo di diffusione della nostra lingua e della nostra cultura all’estero,
sono state risparmiate.
Sono vicino alle vostre istanze e me ne farò portavoce nel futuro governo Bersani e nel futuro
Parlamento.
Nichi Vendola
Presidente di Sinistra Ecologia e Libertà

Pronti al voto:OGNI EPOCA HA LA RINASCITA DELL'ANTICHITÀ CHE SI MERITA Aby Warburg

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http://filelleni.wordpress.com/2013/02/21/bellezze-al-bagno/

giovedì 21 febbraio 2013

Lettera Aperta della SCUOLA ITALIANA DI BRUXELLES da Raffaela Palanga per il Comitato

 
Onorevoli Parlamentari,
Vi scriviamo per sottoporre alla Vostra attenzione un grave disagio che colpisce i cittadini italiani residenti in Belgio, nello specifico i giovani sotto i 18 anni di età e i loro genitori. Stiamo parlando dell’assenza di una scuola italiana e dell’obbligata rinuncia allo studio nella propria lingua madre, quindi della forzata integrazione dei nostri ragazzi nel sistema scolastico belga e del loro inevitabile allontanamento dalle proprie radici.
Siamo un gruppo di Italiani (genitori, insegnanti, funzionari europei, professionisti in diversi settori...) costituitosi in Comitato per essere portavoce di chi è costretto a sacrificare l’identità culturale dei propri figli a causa di una carenza oggettiva dello Stato Italiano nei confronti  dei suoi cittadini residenti all'estero. In una città strategica come Bruxelles, Capitale d’Europa, dove sono presenti scuole specifiche di un gran numero di Stati Membri, tra cui Francia, Germania e Regno Unito, incredibilmente non è presente una scuola italiana, sebbene la comunità italiana sia fra le più numerose. In Belgio ci sono oltre 30.000 giovani italiani in età scolare, di cui 6.000 solo nella capitale. Di questi soltanto 750 godono del privilegio di essere iscritti nelle sezioni italiane della Scuola Europea: una scuola privata, pagata in realtà con fondi pubblici, riservata ai figli dei funzionari europei, in cui insegnano docenti italiani inviati dal Ministero degli Affari Esteri. E tutti gli altri giovani? È giusto e legale discriminare chi può studiare in italiano e chi no sulla base del lavoro dei genitori? D'altronde lo stesso art. 34 della Costituzione ci dice che “la scuola è aperta a tutti”. O almeno così dovrebbe essere. La scuola è un diritto di qualsiasi cittadino italiano e quindi un dovere dello Stato. È pur vero che attraverso l’ufficio scolastico del Consolato d’Italia vengono organizzati dei corsi di cultura e lingua italiana di circa 3 ore a settimana nelle scuole belghe, ma questi non sono affatto sufficienti a integrare la profonda lacuna culturale che si sta creando nei nostri figli. Senza considerare che spesso questi corsi vengono impartiti in lingua francese per la presenza di studenti non Italiani, fattore che stimola indubbiamente l’interesse verso il nostro Paese nei giovani Belgi, ma che ovviamente non aiuta i giovani Italiani ad approfondire la conoscenza della propria lingua. In definitiva i fondi investiti attualmente dallo Stato Italiano in queste iniziative infruttuose risultano mal spesi. Quello di cui i cittadini italiani qui in Belgio hanno davvero bisogno è una scuola italiana che dia ai nostri giovani la consapevolezza di essere Italiani, affinché un giorno non debbano sentirsi stranieri nel proprio Paese. Allo scopo di salvaguardare la nostra cultura e la nostra identità e tramandarla alla prossima generazione, ci siamo costituiti in Comitato, per promuovere l’apertura di una Scuola Italiana a Bruxelles, affinché anche qui in Belgio tutti i ragazzi italiani abbiano l’opportunità di studiare nella propria lingua madre, di apprendere la storia del proprio Paese, di conoscere i grandi classici della nostra letteratura e gli innumerevoli artisti, pensatori e scienziati che nei più svariati campi hanno reso l’Italia un Paese unico al mondo. Non possiamo accettare che questo diritto sia negato a parte della popolazione italiana solo perché residente fuori dai confini nazionali. Altrimenti, perché lasciarci il diritto di voto? Se siamo Italiani, lo siamo a tutti gli effetti ed è dovere dello Stato provvedere alle nostre legittime esigenze come a quelle di qualsiasi altro suo cittadino. Noi non siamo e non vogliamo essere cittadini di serie B, la nostra voce non deve risuonare come una debole eco solo per la lontananza geografica che ci separa dal nostro Paese. Noi vogliamo partecipare al benessere e al futuro dell’Italia come tutti i nostri connazionali, assicurando ai nostri giovani una corretta conoscenza, assimilazione e adesione al nostro retaggio culturale, così difficile da salvaguardare a migliaia di chilometri di distanza. È nell'interesse dello Stato Italiano e dei suoi rappresentanti preservare l’“italianità” dei cittadini residenti all'estero, che sono i primi ambasciatori dell’Italia e della sua cultura, ma soprattutto una quota rilevante degli elettori di oggi e di domani. Consapevoli che la nostra voce riflette le necessità e le aspettative non solo della comunità italiana del Belgio, ma di ogni comunità di Italiani residenti all'estero, ci rivolgiamo a coloro che ci rappresentano, senza distinzione di appartenenza politica, affinché il nostro appello non rimanga vano, ma trovi un valido appoggio per sostenere a livello politico questa importante iniziativa da cui dipende non solo il futuro dei giovani italiani in Belgio, ma più in generale di tutti i giovani  italiani residenti all'estero. Con la speranza che non restiate insensibili a questa richiesta di soccorso su un questione d’interesse nazionale, vi preghiamo di accogliere, Onorevoli Parlamentari, con i nostri più distinti saluti, l’espressione della nostra stima.

Raffaela Palanga
Comitato per la “Scuola Italiana di Bruxelles”

Per non portare la Grecia In Italia,attenti a come votate!!!Disastro umanitario in Grecia: “via l'euro, o interviene l'Onu”

Politika-Themata-51 

Da noi, silenzio assoluto, dai media e non solo: “Censura totale: nessun candidato alle elezioni in Italia ha fatto menzione della situazione greca attuale”.

Articolo tratto da LIBRE

L’allarme – totalmente ignorato dai media italiani, interamente occupati dal 'grande nulla' della campagna elettorale – è firmato dal più importante economista tedesco, Hans Werner Sinn, consigliere personale di Angela Merkel, sorretto da altri 50 economisti, tra cui Moorald Choudry, vice-presidente della Royal Bank of Scotland, la quarta banca al mondo. 

 

Arrivata al collasso e sull'orlo della tragedia umanitaria, la Grecia deve uscire subito dall'euro, pena la distruzione definitiva dell'economia. A lanciare l'allarme è l'economista tedesco Hans Werner Sinn sorretto da altri cinquanta economisti.

 

 Non se ne parla né a Roma né a Berlino, né a Parigi né a Londra e tanto meno a Madrid, eppure – scrive Sergio Di Cori Modigliani in un intervento su “Come Don Chisciotte” – si racconta lo scenario ellenico in termini più che drammatici: “Una società ormai collassata, al limite della guerra civile, ormai precipitata nel baratro, sulla cui attuale realtà è stato steso un osceno velo di totale censura per impedire che le notizie vengano usate in campagna elettorale in Italia e diffuse in Spagna, dove sta esplodendo la tangentopoli iberica delle banche corrotte e Rajoy ha già fatto sapere a Bruxelles che là a Madrid si corre il rischio di veder la situazione sfuggire al controllo”. 

 di Giorgio Cattaneo - 21 Febbraio 2013

mercoledì 20 febbraio 2013

Tagliano i servizi, i fondi alla sanità, chiudono gli ospedali e non trovano i soldi per mettere in sicurezza le scuole, condannano alla disoccupazione e al precariato a vita intere generazioni, taglieggiano con tasse ingiuste le famiglie, ma destinano miliardi all’acquisto dei bombardieri F35, ingannano l’Europa e incrementano il nostro debito pubblico finanziando il TAV!

 
Cittadino: questa truffa ti riguarda!

- Quanto costa un’opera inutile e devastante come il TAV?
- Come nasce un cantiere illegale, circondato di filo spinato, imposto con la forza fino      all’impiego delle armi chimiche proibite dalle Convenzioni internazionali?
- Come vengono ignorate le molteplici denunce di cittadini e associazioni, impegnati da oltre venti anni a resistere per la difesa della salute, dell’ambiente, del lavoro?
- Perché si vorrebbe imporre alla Valle di Susa una nuova linea, quando la ferrovia internazionale esiste già, è stata di recente ammodernata ed è utilizzata a meno del 30% delle sue potenzialità?
- Chi sono i proponenti, le ditte implicate in fallimenti e appalti? A chi giova e come viene finanziata la più grande truffa di questi ultimi trent’anni?

Il Movimento No Tav ti invita

sabato 23 febbraio 2013, DALLE ORE 9,30 ALLE 12,30

all’INCONTRO DI INFORMAZIONE E DIBATTITO

al cinema MASSIMO via G.Verdi n°18 a TORINO

sul tema:

LA GRANDE TRUFFA DELL’ALTA VELOCITA’

Interverranno:

-         i magistrati LIVIO PEPINO e FERDINANDO IMPOSIMATO;

-         TIZIANO CARDOSI del Comitato No tunnel Tav di Firenze;

-         ALBERTO PERINO ed altri esponenti del Movimento No Tav



            LA LOTTA CONTRO IL TAV NON E’ UNA QUESTIONE DI ORDINE PUBBLICO;

E’ UNA GRANDE BATTAGLIA DI CIVILTA’ PER LA DIFESA DELLA TERRA E DELLE RISORSE NATURALI, UMANE E CULTURALI NOSTRE E DELLE FUTURE GENERAZIONI!

E’ UN IMPEGNO CIVILE CHE RIGUARDA TUTTI, PER LA DIFESA DELLA DEMOCRAZIA, VIOLATA IN VALLE DI SUSA DALLA MILITARIZZAZIONE DEL TERRITORIO E DALLA SOSPENSIONE DELLE GARANZIE COSTITUZIONALI!


                                    Il Movimento No Tav



PER ADESIONE GRUPPI E ASSOCIAZIONI, scrivere a :

                                              lacittadevesapere@gmail.com

Blog :                                http://lacittadevesapere. blogspot.it/

Facebook : https://www.facebook.com/ events/125463064293398/

A ISTANBUL L’ INIZIATIVA DELLA UIL SCUOLA A SOSTEGNO DELLA SCUOLA STATALE E CONTRO I TENTATIVI DI PRIVATIZZAZIONE


In occasione della recente assemblea del personale scolastico della scuola
italiana di Istanbul, a cui ha partecipato una delegazione di genitori e di ex
studenti dell’IMI, sono state ribadite da parte di tutti i partecipanti notevoli
perplessità e un fort
issimo dissenso in merito all’ipotesi di una imminente
privatizzazione della scuola statale, che sarebbe stata avviata nei mesi
scorsi, da parte delle autorità Consolari e Diplomatiche italiane in Turchia, a
favore di una associazione locale che rileverebb
e, stando a voci ancora non
confermate entro il prossimo mese di marzo, l’intera istituzione statale, che
sarebbe, di conseguenza, immediatamente destatalizzata con l’immediata
restituzione ai ruoli di tutto il personale di ruolo. In particolare i rapprese
ntanti
dei genitori hanno espresso un forte sostegno al mantenimento della scuola
statale, riservandosi di far pervenire la loro denuncia a tutte le sedi
istituzionali. In considerazione della gravità dei contenuti di tali notizie, che se
dovessero essere
confermate, determinerebbero la scomparsa della più
importante e più antica istituzione scolastica statale italiana all’estero, che
quest’anno compie i suoi 125 anni di vita e che costituisce vero e proprio “
ponte “ culturale del nostro paese in Turchia,
la UIL scuola sollecita una
immediato intervento da parte del Direttore generale della Direzione Sistema
Paese, Amb. Meloni e dell’Ambasciatore d’Italia in Turchia, Scarante, al fine
di rassicurare il personale scolastico e le famiglie degli studenti sul f
uturo
della scuola di Istanbul e smentire ogni ipotesi di privatizzazione.
Si allega la lettera firmata dal personale dell’IMI.
Roma 20 febbraio
2013

Vogliono vendere il nostro liceo italiano di Istanbul, che ha una storia di più di 100 anni. Per favore firmate la petizione on-line per impedire che la scuola venga venduta.Italyan Lisesi: Satışın Durdurulması #italyanlisesisatilamaz

BASTA ...SVENDING REWVIEW

https://www.change.org/petitions/italyan-lisesi-sat%C4%B1%C5%9F%C4%B1n-durdurulmas%C4%B1-italyanlisesisatilamaz?share_id=eHspukWqba&utm_campaign=friend_inviter_chat&utm_medium=facebook&utm_source=share_petition&utm_term=permissions_dialog_true&v=chat&x=%7Efacebook_chat_experimentItalyan Lisesi: Satışın Durdurulması #italyanlisesisatilamaz

Testimonianze sulle difficolta' del voto all'estero che paiono partorite da una mente perversa.


Votare è semplice, non occorre neppure saper scrivere. Basta saper tracciare una croce. Almeno così credevo. Tempo di elezioni: le prime da residente all'estero. Arriva una busta dal Consolato Generale d'Italia a Lugano. Più che una busta un voluminoso plico: contiene due schede elettorali, altre due buste, due fogli di istruzioni e uno con l'elenco dei candidati per Camera e Senato divisi per liste. Manca l'arcaica matita copiativa introvabile all'estero. Per non farci ridere dietro troppo consentiamo l'uso di una più moderna biro blu o nera.
Nel tentativo di chiarire le procedure nei minimi dettagli, evidentemente terrorizzati dalla possibilità di errori nel voto e di conseguenti strascichi giudiziari, funzionari eccessivamente zelanti sono riusciti a creare un mostro nel quale le istruzioni si aggrovigliano nel più inestricabile intreccio, come i serpenti di Laocoonte.
Vi sfido a leggere la prima pagina senza che vi colga l'irrefrenabile impulso di saltare i paragrafi o quantomeno di leggere in diagonale, secondo la teoria della lettura veloce:
Se siete riusciti a capire al volo le procedure non esultate. Non siete che a metà strada: sul retro del foglio le stesse istruzioni sono riportate in immagini, che paiono uscire da un pacco IKEA, non fosse per l'assenza della famosa brugoletta a "S":
 Non si può eludere Il terzo foglio con l'elenco dei candidati per la circoscrizione estero (illustri NN: chi li ha mai sentiti? Affannosa ricerca su Google per capire chi sto votando) e soprattutto, leggere il quarto. Spiega che fare, una volta apposta la fatidica croce, rimandando però nelle istruzioni alla consultazione del primo:

E intanto Monti ,prima di andarsene..fa' quel che puo' per chiudere le Scuole italiane all'estero!



1. Per l’anno scolastico 2013/2014 questa Direzione Generale, d’intesa con la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie, dovrà procedere alla revisione annuale del contingente del personale della scuola in servizio all’estero, come previsto dall’art.639 - comma 2 - del D.L.vo 297/94, previa informazione preventiva alle OO.SS.
Le recenti disposizioni normative in materia di revisione e contenimento della spesa pubblica prevedono, come noto, obblighi in materia di riduzione delle dotazioni organiche del personale scolastico all’estero. In particolare, l'art. 14, comma 11, b del D.L. 95/12 convertito in L. 135/12 (cosiddetta “spending review”), nel modificare l'art. 639, comma 3 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, stabilisce che il contingente del personale di ruolo da destinare alle scuole e alle altre iniziative scolastiche «e' stabilito entro il limite massimo di 624 unità», da raggiungersi secondo la relazione tecnica allegata alla Legge stessa entro l’anno scolastico 2016/2017. È stata così avviata, di concerto con il MIUR e con il MEF, una riduzione graduale del contingente che per l’anno scolastico 2012/2013 è passato da 1.024 unità a 890.
http://www.uilscuolaesteri.it/esteri/?p=1713