martedì 12 febbraio 2013

LE PROPOSTE PROGRAMMATICHE DI SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ SU PACE, DISARMO, NONVIOLENZA E LE RISPOSTE AL DOCUMENTO DELLA RETE ITALIANA PER IL DISARMO, ED IL TAVOLO INTERVENTI CIVILI DI PACE: “ AGENDA PER LA PACE ED IL DISARMO PER LA PROSSIMA LEGISLATURA”

...oggi a Roma si è tenuto un incontro tra Nichi Vendola, Giulio Marcon, Pasquale Pugliese, il sottoscritto ed Elettra Deiana ed una delegazione del gruppo promotore dell'Agenda per la Pace ed il disarmo, tra cui Rete Disarmo ed il Tavolo Interventi Civili di Pace (Riccardo Troisi e Francesco Vignarca). In quest'occasione i rappresentanti del gruppo promotore hanno illustrato le richieste e proposte, ed è stato consegnato loro un memorandum di Sinistra Ecologia e Libertà, dove si illustrano le nostre proposte su pace, disarmo e nonviolenza e si delineano gli impegni nei confronti dei vari punti contenuti nell'agenda. Vi invio per vostra conoscenza il documento in questione. 
Un caro saluto
Francesco Martone
 
Alcuni punti:
 
La nostra proposta per la politica internazionale mette al centro la costruzione della pace come
progetto politico solidamente ancorato all'articolo 11 della Costituzione ed al progetto della nascita
degli Stati Uniti d’Europa, come soggetto giurisdizionale delle politiche internazionali e di difesa.
1.b. RIDURRE LE SPESE MILITARI, CONVERTIRE L'INDUSTRIA, CONTROLLARE IL
COMMERCIO DI ARMI, CANCELLARE IL PROGRAMMA F35, PROMUOVERE IL
DISARMO NUCLEARE
1.c. PIÙ EUROPA PIÙ NAZIONI UNITE PER LA PACE ED IL DISARMO
1.d. LE NOSTRE PROPOSTE
• Rilancio del ruolo dell'Italia nella prevenzione diplomatica e nonviolenta dei conflitti,
attraverso gli strumenti della diplomazia popolare, e la partecipazione a missioni di polizia
internazionale, ed interposizione nel quadro di iniziative europee approvate delle Nazioni
Unite;
• Istituzione di un'Agenzia Euromediterranea per la diplomazia di pace, la mediazione e la
prevenzione nonviolenta dei conflitti, la costruzione della pace e la formazione di corpi
civili di pace;
• Ritiro delle truppe dall'Afghanistan prima della scadenza concordata del 2014 ed il
rafforzamento dell'impegno italiano in cooperazione, sostegno a politiche di tutela dei diritti
umani, e sostegno alla società civile afghana;
• Riduzione delle spese militari, a partire dalla cancellazione del programma F35, ed il
sostegno a politiche e programmi per la conversione dell'industria bellica;
• Rafforzamento degli strumenti di monitoraggio e regolamentazione del commercio di armi.
E di monitoraggio ed indirizzo del Parlamento nel comparto difesa;
• Discussione ed adozione di una strategia di sicurezza nazionale, che metta al centro la difesa
civile, ed il ruolo della diplomazia popolare e nonviolenta, nonché la prevenzione politicodiplomatica
dei conflitti e delle possibili minacce alla sicurezza;
• Ritiro dell'Italia dagli accordi di condivisione nucleare NATO, con conseguente decisione di
non permettere lo stazionamento di bombe nucleari tattiche sul territorio nazionale, ed un
impegno in sostegno a politiche internazionali per il disarmo nucleare promuovendo la
creazione di Medio Oriente libero da armi nucleari

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