mercoledì 6 febbraio 2013

Riformare Comites e CGIE?


COMUNICATO STAMPA

Atene 6 febbraio.In tempo di crisi ci si accorge ancora di piu'dei punti deboli di un sistema di servizi per gli italiani all'estero che bene o male esistono.E varie voci,spesso inesperte,si innalzano soprattutto per cercare di fare abolire del tutto quel poco che e' rimasto al servizio anche degli italiani all'estero,in virtru' della spendig rewiew dei passati governi che ci hanno salvato!
I Comites invece come nostri organi di rappresentanza democraticamente eletti dovrebbero essere rafforzati legalmente e senza neanche bisogno quasi di investimenti,ma attraverso l'assunzione di maggiori interventi esecutivi e non solo consultivi!Per di piu' dovrebbero essere presentati ai Governi locali,nei paesi di residenza,e assumere a tutti gli effetti un riconoscimento legale che non hanno mai avuto e che spesso li costringe ad agire illegalmente.
Ma anche per il CGIE si dovrebbe rivedere il suo funzionamento ,con proposte che ho sempre fatto,di metterli direttamente in collegamento con i nostri 18 parlamentari all'estero al di fuori delle logiche i partito.
I nostri parlamentari potrebbero far parte di un consiglio speciale per gli italiani all'estero (CSIE) autonomo e che farebbe da tramite diretto tra COMITES e CGIE,con monitoraggio immediato su un portale aggiornato costantemente a livello mondiale sullo stato delle nostre Comunita' all'estero.

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