venerdì 6 maggio 2011

RE­FE­REN­DUM, IN CAMPO LA SO­CIETÀ CI­VILE: QUAT­TRO SÌ PER CAM­BIARE L’ITALIA

È im­por­tante – il 12–13 giu­gno – rag­giun­gere il quo­rum di 25 mi­lioni di vo­tanti ai Re­fe­ren­dum e sce­gliere il SI a tutti i que­siti. È un voto che può porre al­cuni li­miti a un mo­dello di svi­luppo in­so­ste­ni­bile, che ignora i co­sti am­bien­tali, so­ciali e i beni co­muni, e a un po­tere po­li­tico che cal­pe­sta giu­sti­zia e democrazia.

Un suc­cesso dei SI al Re­fe­ren­dum co­strin­ge­rebbe la po­li­tica – sia del go­verno che dell’opposizione – a fare i conti con la vo­lontà dei cit­ta­dini. L’impegno delle mo­bi­li­ta­zioni so­ciali non si li­mi­te­rebbe a ma­ni­fe­sta­zioni fi­nora ina­scol­tate, ma can­cel­le­rebbe al­cune delle peg­giori leggi in­tro­dotte dal governo.

referendum

Il Mi­ni­stro de­gli In­terni Ro­berto Ma­roni (della Lega di “Roma la­drona”) ha scelto per la di­vi­sione delle due con­sul­ta­zioni. Di fatto que­sta de­ci­sione co­sterà alle casse dello stato, come evi­den­ziano al­cune stime ri­por­tate dalla stampa, uno spreco di 400 mi­lioni di euro in più ri­spetto ad un ipo­te­tico ac­cor­pa­mento delle ele­zioni am­mi­ni­stra­tive col referendum.

Una scheda com­pleta sui quat­tro que­siti re­fe­ren­dari del 12 e 13 Giu­gno 2011

http://www.forumcivico.it/referendum-12-13-giugno-2011-325.html

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