martedì 22 novembre 2011

Riflessioni su ....l'euforia inopportuna della residua sinistra...

Monti ha parlato... di sacrifici con equità, e ciò lascia intendere che i sacrifici fatti negli ultimi 30 anni dalla gente comune, gli sono del tutto indifferenti o ignoti. Lui infatti parla dei nuovi e futuri sacrifici, che, per la prima volta, ma io ne dubito fortemente, dovrebbero toccare, insieme ai soliti, anche coloro che non li hanno mai fatti e che anzi hanno visto decuplicare le loro ricchezze. Infatti, senza mai pronunciare la parola “PATRIMONIALE”, la lista delle priorità si riassume in Pensioni, Mobilità (non più solo sul territorio nazionale, ma "europea" il che vuol dire incentivazione all'emigrazione), Nuove forme contrattuali che privilegino la contrattazione aziendale e svuotino i contratti nazionali, messa in opera della riforma Gelmini, ecc....
... Quando vengono messi con le spalle al muro, tutti dicono che la situazione di emergenza imponeva queste scelte. Ho sentito già queste parole, in traduzione castigliana, all’epoca del governo De La Rua, in Argentina, tra il 2001 e il 2002. “L’Argentina è un grande paese che deve restare dentro il consesso internazionale”. Si diceva. “Dobbiamo fare sacrifici per mantenere la parità peso-dollaro. I vantaggi sono grandi”. Si diceva. Poi, il governo dal nuovo look austero ed esteticamente inappuntabile che aveva sostituito quello dell’impresentabile Menem (ma che mantenne Cavallo al Ministero dell’Economia), si liquefece a seguito della sollevazione popolare e De La Rua dovette abbandonare la Casa Rosada in elicottero per evitare il linciaggio.

di Rodolfo Ricci

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