giovedì 22 dicembre 2011

Mamma li turchi...no li francesi,ecco l'eredita' di Berlusca...agli Italiani.


«Gli speculatori sono innocui se sono delle bolle sopra un flusso regolare di attività economiche. La situazione
è critica se sono invece le imprese a diventare la bolla sopra il vortice di speculazioni. Quando lo sviluppo di
capitale di un Paese diventa il sottoprodotto delle attività di un casinò, è probabile che le cose vadano male».
John Maynard Keynes

Sui 1900 miliardi di euro del nostro debito,
la Francia ne controlla circa il 35%, oltre
un terzo. Ma non sono nostri benefattori.
Come la Cina – che ha acquisito una parte del
debito della più che disastrata Grecia – ha avuto
in cambio un uso esclusivo, per 35 anni e a prezzi
di saldo, del molo 2 del porto del Pireo9, così la
Francia ha ottenuto una serie di contropartite in
cambio del suo “sostegno”.
La francese EDF, colosso energetico transalpino e
mondiale, sta trattando il prezzo delle azioni di minoranza
per acquisire il controllo della Edison, secondo
gruppo elettrico italiano. La EDF controlla
già totalmente la Fenice Spa, azienda energetica
operante in Italia, Spagna, Polonia e Russia, e,
come riportato sul sito della società, la presenza
in Italia è strategica per il mercato nordafricano
e dei Balcani. Oltre alla EDF, un’altra importante
azienda francese del settore, la GDF Suez, già
controlla Tirreno Power e ha una partecipazione in
Acea.
Passando al settore del lusso – trainante per via della
concentrazione di ricchezza, accentuata dalla crisi
e dai suoi profitti speculativi – la francese LVHM
ha acquisito a settembre il 98,09% di Bulgari. La
stessa azienda aveva già rilevato Pucci e Fendi,
mentre la PPR ha acquistato Gucci, Bottega
Veneta e Sergio Rossi. E la società di investimento
Eurazeo, anch’essa francese, ha in portafoglio
il 45% della Moncler, che nel 2003 era
stata acquisita da un imprenditore italiano.
Nel settore bancario e assicurativo la BNP Paribas
ha acquisito la Banca Nazionale del Lavoro,
una delle principali banche italiane. Credit Agricole
controlla Cariparma e Friuladria ed è socio
in Intesa. Il gruppo Dexia ha rilevato il 70% di
Crediop. La francese AXA ha una partnership al
50% nel ramo banca-assicurativo di Monte Paschi
Siena (con una raccolta di 6 miliardi di euro),
mentre Groupama ha incorporato Nuova
Tirrena Spa, e ha una consistente partecipazione
in Mediobanca. Una partecipazione ancora maggiore
in questo centro nevralgico della finanza
italiana è detenuta dal finanziere Vincent Bollorè
(Financière du Perguet SA), presente anche in
Generali e Premafin.
La Francia avrebbe poi dovuto ottenere l’affidamento
della costruzione di centrali nucleari, attraverso
quella stessa EDF che sta acquisendo la
Edison. Quattro centrali con un investimento
complessivo di 40 miliardi di euro. La contropartita
è saltata imprevedibilmente per via del
disastro giapponese e del referendum sul nucleare,
altrimenti sarebbe stata un buon affare10.
Ulteriore contropartita per il sostengo francese,
anche se minore, è prevista nella realizzazione
della TAV Torino-Lione. A tutto impegno italiano
nella realizzazione, gestione, responsabilità,
nonché – come le centrali nucleari – altra opera
dai costi faraonici per Stato e contribuenti, in cui
il rapporto tra spesa e redditività è del tutto a
svantaggio della seconda. Motivo per il quale
nessuno dei privati che pur decantano l’economicità
e la convenienza di questi progetti, ci investe
denaro proprio.
[ ICI Letteratura e societa' ] Lookout, diretto dal gen. Mario Mori (Osservatorio su Sicurezza, Terrorismo e Geopolitica)

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