lunedì 30 agosto 2010

Su tutte le reti MERDADESERT!


In una Roma ancora assopita dalle ferie estive che volgevano al termine, è andato in scena ieri lo spettacolo semiserio della visita di Gheddafi. Non mancava nulla rispetto alla pagliacciata cui il leader libico è abituato. Dal codazzo di amazzoni, alla portentosa auto bianca, la tenda, le centinaia di cavalli, il pubblico di sole donne, pagate per star lì ad ascoltare i vaneggiamenti di chi ieri ha davvero superato se stesso e ogni limite. "L'Islam deve diventare la religione di tutta l'Europa" ha avuto l'ardire di affermare nel cuore più vivo del cattolicesimo, scatenando le reazioni niente di meno che della stessa maggioranza di governo.

tra gli accordi firmati:. L’Italia si impegna alla realizzazione di progetti infrastrutturali di base per 5 miliardi di dollari: un esborso annuale di 250 milioni di dollari per 20 anni, da reperire mediante un’addizionale dell’Ires a carico delle imprese operanti nel settore degli idrocarburi. La previsione del gettito non può essere matematica e dipende dalle condizioni di mercato, senza contare il pericolo di nazionalizzazione delle fonti energetiche già ventilata dalla Libia, a causa della caduta del prezzo del petrolio. L’esecuzione dei lavori verrà affidata ad imprese italiane, con fondi direttamente gestiti dall’Italia. Meno onerose, ma pur sempre a carico dell’Italia, sono talune “iniziative speciali”, come l’assegnazione di borse di studio o un programma di riabilitazione per lo scoppio di mine.

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