La sua élite politica continua a essere sospettata di corruzione e attività criminali; la sua popolazione è la più giovane e disoccupata in Europa; la distanza tra i due gruppi etnici – quello albanese e quello serbo – sembra incolmabile e la tensione è sotto il controllo dei soldati europei.Gheddafi, Tito e la NATO: l'eco della crisi libica nei Balcani
Da alcuni giorni non si fanno che paragoni tra la guerra libica e la crisi balcanica degli anni novanta, e le potenze occidentali reiterano quelle argomentazioni umanitarie che allora giustificarono il loro intervento militare.
Lo scorso 17 febbraio gli albano-kosovari occupavano le strade di Pristina con striscioni e bandiere per celebrare il terzo anniversario della proclamazione dell'indipendenza.

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