giovedì 31 gennaio 2013

Si raccomanda il massimo silenzio...o quasi... sul voto degli italiani all'estero... Il MediaClub Germania denuncia la scarsità dell'informazione e del confronto che stanno caratterizzando lo svolgimento della campagna elettorale tra la comunità italiana in Germania e nella Circoscrizione Estero in genere

 
Lettera aperta ai candidati e partiti in occasione delle elezioni

Il MediaClub Germania, l’associazione che raggruppa giornalisti appartenenti a testate italiane e tedesche, esprime preoccupazione per la scarsità dell'informazione e del confronto che stanno caratterizzando lo svolgimento della campagna elettorale tra la comunità italiana in Germania e nella Circoscrizione Estero in genere.
La prossima consultazione elettorale del 24 febbraio assume, in questo momento di crisi economica e identitaria europea, un significato particolare soprattutto per le comunità italiane sul vecchio continente
Le situazioni, le attese, i timori di queste comunità sensibili alle dinamiche e al destino dei rapporti all’interno dell’UE sembrano invece quasi totalmente assenti dal dibattito sui media italiani (ad eccezione di un paio di tavole rotonde su RAI1) e dai programmi della maggiorparte dei partiti.
Invece di rappresentare un passo avanti nei rapporto tra italiani all’estero e paese di origine, il diritto di voto all’estero sembra aver accelerato una politica di smobilitazione degli organi di rappresentanza e delle strutture informative, sociali e culturali a favore degli italiani all’estero.

Ai candidati della Ripartizione Europa e alle liste che si presentano il MediaClub Germania chiede di includere nei loro programmi:
- Creazione da parte del servizio pubblico radiotelevisivo di appositi programmi con rispettivi siti internet per gli italiani all'estero, che non solo tengano vivo il legame con la lingua e la cultura italiana ma che informino anche l’Italia sulla vita delle comunità italiane all’estero e l' interagire di esse nel paese di accoglienza. Programmi per gli italiani all’estero fatti, come nel passato, di riciclaggio di servizi e filmati presi qua e là da altre trasmissioni radiotelevisive sono obsoleti e alla luce delle attuali tecnologie di scarsa utilità.
-Il ricorso per la produzione di questi nuovi programmi a giornalisti qualificati, integrati tra le comunità italiane e che ne conoscano le problematiche.

-Il diritto, anche degli italiani all’estero, di accedere ai programmi radiotelelvisivi pubblici e sui loro siti internet, senza incomprensibili divieti che nuocciono tra l’altro alla diffusione della lingua e della cultura italiana.
-Riforma e attualizzazione dell’Albo dei media italiani all’estero che non corrisponde più alla situazione attuale.
- Nel futuro assetto del CGIE vengano tenute in considerazione le realtà di comunicazione in lingua italiana presenti nei vari paesi, creando una commissione ad hoc di giornalisti italiani che risiedono e operano all'estero e che faccia da tramite tra le comunità, l'organismo stesso e il Governo. Fino ad oggi, temi e decisioni prese e affrontate dal CGIE sono rimaste per la maggiorparte tabù.

Renzo Brizzi, Presidente MediaClub Germania

Colonia, 30 gennaio 2013

http://mediaclubgermania.blogspot.gr/

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