sabato 25 giugno 2011

La Grecia è il nostro domani, anzi: il nostro domani mattina.

La Grecia siamo noi. Non so se tutti abbiano chiaro quello che sta accadendo, io lo vedo così: è in corso un grande esperimento, un esperimento cruciale che potrebbe coinvolgere il destino dell’Europa intera; se funziona in Grecia, lo applicheranno dappertutto, compresa l’Italia. Non è una questione di solidarietà col popolo greco: si tratta di noi. La logica di Francoforte, dei grandi centri del potere finanziario mondiale è già entrata in aperta collisione col patto sociale che ha gestito i rapporti europei negli ultimi sessant’anni. Questo patto sociale ha consentito all’Europa di vivere come sappiamo, di diventare quello che è. Oggi non sta più in piedi: perché i popoli sono diventati il problema, per le grandi banche.....

la piccola Grecia, dieci milioni di abitanti, può mettere a repentaglio il destino di tutta l’Europa – e io credo che sia vero. Ma se è vero, noi siamo cinque volte la Grecia. E l’Italia, come sta facendo la Grecia, potrebbe decidere di non voler stare a questo gioco. E allora, se la Grecia può mettere a grecia proteste 5repentaglio l’Europa, a maggior ragione potrebbe farlo anche l’Italia: questa è la nostra forza di contrattazione, e credo che dobbiamo usarla.







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